giovedì 23 dicembre 2010

Buon Natale!

Dopo gli intensi mesi passati, culminati nella gara di New York, a novembre e dicembre ho partecipato a due 10 km, con i tempi di 46'11'' e 43'50'' rispettivamente. Gran caldo! Pper i prossimi mesi la preparazione sarà finalizzata a fare un buon tempo alla mezza maratona di Santiago in programma il 3 aprile, sperando che il caldo non influisca troppo sugli allenamenti.
Buone feste e ovviamente buona corsa a tutti!

mercoledì 17 novembre 2010

My marathon story



Maratona di New York.

Davvero difficile da raccontare con le parole quello che ho vissuto.

Domenica 7 novembre 2010 ho corso la mia prima maratona, la maratona di New York, che passa attraverso tutti e 5 i borough di New York City: Staten Island, Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan.

La sveglia quel giorno è suonata alle 4.30. Abbiamo però avuto un'ora in più di sonno - o meglio un'ora in più per non dormire! - a causa del cambio d'ora.

Alle 5 tutti pronti sull'autobus che dall'hotel ci ha condotto direttamente al villaggio della maratona, vicino a Verrazano Bridge.

Al mio arrivo, prima delle 6, la tensione era già davvero alta. Cerco rifiugo nella tenda per ripararmi dal freddo, ma è già molto affollata. Per passare il tempo, faccio due chiacchiere con un oftalmologo del Tennesee e con un ragazzo della mia città in Italia, Piacenza. Davvero piccolo il mondo! Dopo la lunga attesa per andare in bagno, sono già le 9. E' ora di mettersi in coda per raggiungere i corrals. Dai corrals, ci spostano nella zona della partenza, sulla rampa del ponte. Sono le dieci e qualche minuto. Tutti ci guardiamo e l'emozione è incredibile. Sappiamo che da lì a pochi minuti avrà inizio la nostra avventura.

Il cannone dà il via. Davanti a me vedo migliaia di persone che iniziano a correre, io per ora riesco solo a camminare, ci vorranno circa 2 minuti prima che anche io possa iniziare a correre.

Ci siamo, la maratona è iniziata! Sono fortunato a indossare un pettorale arancione, perchè siamo coloro i quali passeranno sul livello superiore del ponte. Un forte vento e un bel sole mi danno la spinta. Guardando a sinistra vedo i grattacieli di Manhattan, davvero piccoli! Dentro di me penso: "ma devo veramente arrivare fino a lì!?"

In pochi minuti sono a Brooklyn, bellissimo. Incrocio le prime migliaia di persone urlanti. Sorrido e alzo il pollice quando urlano il mio nome, la folla è veramente di grande aiuto.

Non mi accorgo nemmeno che passano quasi 2 ore e mi trovo di fronte al Pulaski Bridge che collega Brooklyn a Queens, esattamente al passaggio della mezza maratona. Mi sento bene e affronto il ponte al mio solito ritmo.

Da qui vedo il mio nemico principale, il Queensboro Bridge e in un paio di miglia mi ci ritrovo dentro. Non c'è nessuno spettataore sul Queensboro Bridge. Solo migliaia di corridori che nel silenzio più assurdo affrontano il punto più difficile della gara. La salita termina e inizia la discesa, così come iniziano le urla delle migliaia di persone in festa che ci danno il benvenuto a Manhattan.

Due brevi curve e sono sulla First Avenue, uno spettacolo unico, musica, urla e un chiasso incredibile che ci accompagna. Vedo i miei genitori, rallento, mi avvicino, li abbraccio, piango. Riparto subito. Un momento della mia vita che non dimenticherò mai.

Adesso sono di nuovo dentro la corsa, solo, nonostante mi trovi in mezzo a tutte le altre migliaia di corridori, supportati da altre migliaia di persone ai lati della strada.

Ed è lì, al miglio 17, a circa 15 km dall'arrivo, che iniziano i crampi. Sale e scende la First avenue, in modo molto più accentuato della prima parte. Le gambe inizio a fare male. E' difficile, ma continuo.

km 32, il Bronx, le gambe fanno davvero male. Per fortuna acqua e Gatorade mi aiutano per qualche centinaio di metri ogni volta che mi idrato e sembra che il dolore si attenui leggermente. Ma la mente è sempre nel pieno delle sue forze.

Penso che costi quel che costi, non devo fermarmi e che a Central Park c'è una medaglia che mi aspetta, VOGLIO quella medaglia!

Rientro a Manhattan attraverso l'ultimo odiatissimo ponte e arrivo ad un altro momento difficile, forse il più difficile insieme al Queensboro Bridge, il km 37. Ho studiato bene il percorso e la Fifth Avenue è dritta, ma c'è oltre un km di salita in questo punto, quando mancano circa 3 miglia alla fine. La salita è molto pesante e le gambe diventano ancora più tese. Devo rallentare nuovamente, ma anche stavolta non mi fermo! Conto i minuti che mi separano dalla fine di questo maledetto miglio e piano piano passano.

Ora sono dentro Central Park al km 40. Di nuovo, folla immensa. Non so davvero come, ma trovo la forza di accelerare negli ultimi 2 km. Passo di fronte al Plaza Hotel e vedo il cartello che indica che mancano 800 metri. Sul mio viso ritorna il sorriso, nonostante i fortissimi dolori ad entrambe le gambe. Sento che in pochissimi minuti il mio sogno si realizzerà e potrò sfoggiare con orgoglio la mia medaglia.

Passo Columbus Circle, svolto a destra e rientro nel parco. Vedo il traguardo e lo passo. Alzo le braccia in segno di vittoria, ma subito devo portarmi le mani al volto per la fortissima emozione, immortalata in fotografie che rimarranno per sempre.

4 h 24 m 54 s.

Luca, 27 anni, maratoneta.

Maratón de Nueva York.

Realmente es muy difícil describir con palabras lo que he vivido.

Domingo 7 de Noviembre de 2010, corrí mi primera maratón, la maratón de Nueva York, pasando por todos los cinco barrios de Nueva York: Staten Island, Brooklyn, Queens, Bronx y Manhattan.

El despertador aquel día tocó a las 4:30. Pero tenía una hora más de sueño - o más bien, una hora más de no dormir! - por el cambio de hora.

A las 5 todos listos en el autobús que nos llevó desde el hotel, directamente al area del comienzo de la Maratón, cerca del puente Verrazano.

A mi llegada, antes de las 6 de la mañana, la tensión era ya muy alta, voy a la carpa en busca de refugio, por el frío, pero estaba ya muy llena de gente. Para pasar el tiempo, conversé con un oftalmólogo de Tennessee y un niño de mi ciudad en Italia, Piacenza. El mundo es muy pequeño! Después de la larga espera para ir al baño, ya llegaron las 9. Es la hora de hacer cola para llegar a los corrales, desde los corrales, nos trasladamos a la zona de salida, en la rampa del puente. Son las diez y unos minutos. Todos nos miramos y la emoción es increible. Sabemos todos que en unos minutos tendrá inicio nuestra aventura.

El cañonazo toca. En frente de mi, veo a miles de personas que comienzan a correr, por ahora puedo sólo caminar, tomará aproximadamente 2 minutos antes de que yo tambien pueda empezar a correr.

Aquí estamos, la maratón ya empezó! Tengo la suerte de llevar un cupo naranja, porque somos los que pasaremos por el nivel superior del puente. Un fuerte viento y un sol agradable, me empujan. Mirando hacia la izquierda veo los rascacielos de Manhattan, realmente pequeños! Me dije a mí mismo: "pero realmente tengo que llegar hasta alla?!"

En pocos minutos ya estoy en Brooklyn, muy bonito. Aqui me crucé con las primeras miles de personas que gritan. Sonrío y levanto mi dedo pulgar cuando pronuncian mi nombre. El público en realidad es de gran ayuda.

No me doy cuenta que pasan casi dos horas y ya me encuentro frente al puente Pulaski que conecta Brooklyn con Queens, exactamente el punto medio de la maratón. Me siento bien y afronto el puente a mi ritmo habitual.

Desde aqui veo a mi enemigo principal, el puente Queensboro, y en un par de millas estoy en su interior. No hay nadie alentándonos, sólo miles de corredores en el silencio más absurdo. La subida termina y comienza el descenso, como comienzan tambien los gritos de miles de personas, que nos dan la bienvenida a Manhattan.

Dos curvas y ya estoy en la Primera Avenida, un espectáculo único, música, gritos y un ruido increíble que nos acompaña.
Veo a mis padres, bajo la marcha, me acerco, les abrazo, lloro. Vuelvo en marcha de inmediato. Un momento de mi vida que nunca olvidaré.

Estoy de vuelta en la carrera, solo, aunque me encuentro entre los otros miles de corredores, con el apoyo de miles de personas a ambos lados de la carretera.

Es alli, en la milla 17, a unos 15 km para llegar, que comienzan los calambres. Ahora las subidas y las bajadas de la Primera Avenida son mucho más marcadas que en la primera parte. Las piernas empiezan a doler. Es difícil, pero continuo.

km 32, en Bronx, las piernas duelen mucho. Agua y Gatorade afortunadamente me ayudan por unos metros cada vez que los tomo y parece que el dolor disminuye ligeramente. Pero la mente esta siempre a la maxima altura de su fuerza.

Pienso que no importa el costo, no debo detenerme y en el Central Park hay una medalla que me espera, QUIERO esa medalla!

Vuelvo a Manhattan, a través del último odiado puente, y llego a otro momento difícil, quizás el más difícil junto con el puente de Queensboro, el km 37. Estudié bién el camino y la Quinta Avenida es recta, pero en este punto, hay más de un km de subida, cuando faltan unos 3 millas de la meta. La subida es pesada y mis piernas se ponen mas tensas. Tengo que seguir mas lento, a pesar de eso, esta vez tampoco me detengo! Cuento los minutos que me separan del final de esta maldita milla y poco a poco pasan.

Ahora estoy en Central Park en el km 40. Una vez más, gran multitud de gente. No sé como, pero encuentro la fuerza para acelerar en los últimos 2 km. Paso frente al Plaza Hotel y veo la señal que faltan 800 metros. Regresa la sonrisa en mi cara, a pesar del dolor extremo en las piernas. Siento que en pocos minutos mi sueño se realizará y podré mostrar con orgullo mi medalla.

Paso Columbus Circle, doblo a la derecha y vuelvo al Central Park. Veo la meta y la paso. Levanto los brazos en señal de victoria, pero tengo que llevarme las manos a la cara por la fuerte emoción, capturada en fotografías que permanecerán para siempre.

4 h 24 m 54 s.

Luca, 27 años, maratonista.

NYC Marathon.

It's very difficult to put into words what I experienced.

On Sunday, November the 7th 2010, I ran my first marathon, the New York City marathon, which passes through the 5 boroughs of New York City: Staten Island, Brooklyn, Queens, the Bronx and Manhattan.

The alarm that day went off at 4.30 am, but we had one hour more to sleep - or rather of not sleeping, due to the clocks going back!

At 5 am we were all ready on the bus which took us from the hotel directly to the Marathon Village, close to the Verrazano Bridge.

When we arrived, before 6 am, the tension was already high. I looked for shelter in the tent, to get out of the cold, but it was already really crowded. In order to make the time pass I had a chat with an ophthalmologist from Tennessee, and with a guy from my city in Italy, Piacenza. A really tiny world! After the long queue to use the toilet it was already 9 am.

It's time to go to the corrals. From the corrals we are moved to the starting area, close to the ramp on the bridge. It's a few minutes past 10 am. We all look at each other and the emotion is strong. We know that within a few minutes our adventure will begin.

The cannon starts the race. In front of me I see thousands of people start running, but at this moment I can only walk. It would take about 2 minutes before I could start running as well.

Here we go: the marathon has started! I'm lucky to wear an orange bib because we are the only ones passing on the upper level of the bridge. A strong wind and a warm sun push me. I look towards the left and I see the skyscrapers of Manhattan looking really small. I say to myself, "do I actually have to get over there?!"

In few minutes I'm in Brooklyn: wonderful. I pass the first thousands of shouting supporters. I smile and I raise my thumb when they shout my name, the crowd really pushes you on.

I don't even realize that I've been running for almost 2 hours when I get to the Pulaski Bridge, which connects Brooklyn to Queens, exactly at the half marathon point. I feel good and I pass the bridge at my usual pace.

From there I can see my principal enemy, the Queensboro Bridge; and in a couple of miles I'm on it. There is no one cheering you up on the bridge; only thousands of runners in the most absurd silence, trying to pass the most difficult point of the race. The slope ends and the descent starts as it you hear the noise of the people welcoming you into Manhattan.


Two quick curves and I'm on First Avenue. It's a unique event - music, shouting, and a incredible noise accompany us. I spot my parents: I slow down, get close and I hug them. I cry. I start again immediately. It's a moment in my life that I will never forget.

Now I'm back in the race, alone, despite the fact that I'm among thousands runners, supported by thousands people either side of the road.


And it's then, at mile 17, with about 15 km to go, that I start cramping. First Avenue goes up and down now, more than the first part. Legs start to hurt. It's difficult, but I keep running.

Km 32, the Bronx: legs are really hurting. Fortunately, water and Gatorade help me for a few hundreds meters each time I drink, and it seems that the pain lessens a bit. But the mind is always at the top of its strength.

I think that no matter what it costs I can't stop, and that in Central Park there is a medal waiting for me, I WANT that medal!

Back into Manhattan over the last hated bridge. Now I'm at another difficult point, perhaps the most difficult, after the Queensboro Bridge: I'm at the 37th km. I studied the course thoroughly, and Fifth Avenue is straight, but there is more than one km of slope at this point, with still 3 miles to go. The slope is steep and the muscles of my legs become tighter. I have to slow down again, but still I don't stop! I'm counting the minutes remaining to the end of this bloody mile and, slowly, they pass.

Now I'm in Central Park at km 40. Again, there's a huge crowd. I really don't know how, but I find the energy to accelerate in the last 2 km. I run in front of the Plaza Hotel and I see the sign that tells me I have only to run the last 800 m. The smile comes back to my face despite the strong pain in both legs. I can sense that within few minutes my dream will become reality and that I can show my medal with pride.

I pass Columbus Circle, turn to the right and I'm back in the park. I can see the finish line and I pass it. I raise my arms in sign of victory, but I have to bring my hands to my face for the incredible emotion, immortalized in pictures that will last forever.


4 h 24 m 54 s.

Luca 27 year-old, marathoner.

lunedì 8 novembre 2010

Anche io sono un maratoneta!

Ce l'ho fatta!
Dopo mesi di duro allenamento e una gara stupenda ma difficilissima, sono arrivato alla meta con il tempo ufficiale di 4 h 24 m 54 s alla Maratona di New York 2010.
Dire che sono soddisfatto sarebbe riduttivo!
Ringrazio tutti per il supporto morale ricevuto nei giorni precedenti e nel giorno stesso della maratona.

venerdì 29 ottobre 2010

"Tutto pronto!" o "Tutto pronto...?"

Manca una settimana. Solo una settimana!!!
Mi sembra soltanto ieri quando, quasi un anno fa, decisi di iniziare questa avventura correndo i miei primi allenamenti sui percorsi innevati dell'Amsterdamse Bos (la foresta di Amsterdam).
Da quei freddi giorni di Gennaio, si sono susseguiti un centianio di allenamenti, circa 1000 km per un totale di quasi 80 ore di corsa.
I miei principali luoghi di allenamento sono stati appunto "Amsterdamse Bos" ad Amsterdam, "Pubblico Passeggio" a Piacenza e "Parque Araucano y Nuestra Señora del Rosario", qui a Santiago del Cile.
Saranno stati sufficienti quei km per tagliare il traguardo a Central Park? Riuscirò ad arrivare solo con le mie gambe a "Tavern On The Green" domenica 7 novembre?
L'unico modo per saperlo è provare, tra 8 giorni circa, a restare concentrato, correre a ritmo costante ininterrottamente per circa 4 ore, tra decine di migliaia di altri corridori, per le strade della più bella città del mondo, nella gara di corsa più eccezionale al mondo.
Per chi fosse interessato a seguirimi, il mio numero di pettorale sarà il 31938 e partirò nella Orange Wave numero 2, Corral 31. Partenza prevista ore 10.10 ora di New York.
Nei prossimi giorni sul sito ufficiale della gara dovrebbero postare on line i vari modi per ricevere gli aggiornamenti in diretta. Credo il mio account twitter si aggiornerà automaticamente ai vari passaggi ogni 5 km.
Spero che la immensa folla di pubblico mi dia la carica giusta!
Mi sento già molto emozionato per questo grande evento.
New York City, I'm coming!

lunedì 11 ottobre 2010

Prima volta di una 30 km

Allenamento davvero intenso ieri.
Per chi è abituato a correre maratone, sicuramente 30 km non sono niente, ma per me ieri, la mia prima volta di una 30 km è stata davvero un'esperienza unica.
Le gambe fanno ancora male e l'idea che al traguardo mancano ancora 12 km, è qualcosa che uccide psicologicamente.
Il caldo (che a New York per fortuna non ci sarà) e le salite (che invece purtroppo ci saranno con i suoi famosi 5 ponti) hanno reso il tutto ancora più difficile.
L'allenamento è stato concluso dopo circa 2 ore e 36 minuti di corsa ininterrotta insieme ai miei amici runners del Vespucio Runners Team che verranno a New York con me.
Qui sotto il percorso. E mancano meno di 4 settimane!



View 30K training in a larger map

martedì 5 ottobre 2010

Un mese alla grande mela

Manca un mese.
Gli allenamenti sulle lunghe distanze procedono per il meglio. Restano solo le prossime due domeniche da 30 e 32 km, dopodiché due settimane di scarico in vista della gara di New York.
Domenica scorsa grande domenica di soddisfazioni ed emozioni nella splendida Valparaiso, dove il mio gruppo runners - Vespucio Runners Team - ha partecipato alla 300 km a staffetta "Cruce de Chile". Dalle Ande al Pacifico, 10 corridori si sono alternati lungo gli incantevoli paesaggi cileni.
L'arrivo, dopo oltre 26 ore di corsa, era previsto attorno alle 15. L'occasione di andare ad accogliere il gruppo all'arrivo è stata sfruttata effettuando il mio allenamento domenicale lungo la costa dell'oceano.
Qui potete trovare alcune foto dell'evento.


Ora non resta che stringere i denti per questi ultimi giorni di duri allenamenti, poi ci sarà solo da godersi la più bella città del mondo!

lunedì 13 settembre 2010

New York, meno 50 giorni

Dopo la mezza maratona di Santiago, gli allenamenti continuano costanti nella stupenda primavera cilena.
Ora arriva la parte difficile della preparazione in vista della maratona del 7 Novembre a New York.
Nelle prossime 5 domeniche, infatti - oltre a proseguire con i soliti allenamenti durante la settimana - ci sono in programma 5 lunghi, rispettivamente i primi tre da 26 km e gli ultimi due da 30 km. Distanze personalmente da me mai "esplorate".
Per quanto riguarda il passo da tenere per completare queste lunghe distanze, ovunque leggo che la differenza tra il passo di mezza maratona e quello di maratona è (in media) di circa 27-28 secondi. Immagino quindi che per una distanza intermedia tra i 21 e i 42 km il passo da tenere sarà circa 10-15 secondi superire rispetto al passo di mezza maratona, in base al numero dei km dell'allenamento.
Sperando che tutto fili liscio e che i lunghi non siano troppo ostici, auguro buona corsa a tutti!

martedì 17 agosto 2010

Update di agosto

Passato ferragosto nella fresca Santiago, gli allenamenti procedono molto bene in vista della prossima mezza maratona del 5 settembre (sempre nella capitale cilena). Due nuovi personal best sui 5 km (19' e spicci) e sui 10 km (41' e spicci). Il miglior risultato personale sui 5 km è stato realizzato nella 7 km "Corrida Bicentenario Puente Alto" dove sono riuscito a farmi scattare la mia prima fotografia durante una gara! Giornata molto divertente!

lunedì 26 luglio 2010

Mezza Maratona trovata!

Trovata una mezza maratona da correre qui in Cile! L'appuntamento è per il 5 settembre, per la "Medio-Maratón Ejercito del Bicentenario". Sarà la mia prima mezza maratona, spero proprio di ottenere un buon risultato!


View Medio-Maratón Ejercito in a larger map

sabato 24 luglio 2010

Corrida del Bicentenario

Garetta trovata in zona per domenica 15 agosto e iscrizione già fatta per la "Corrida del Bicentenario" a Puente Alto, un quartiere a sud di Santiago. La distanza è di 7 km, non molto purtroppo, ma visto il clima è già qualcosa, spero di trovare comunque una mezza maratona prima di settembre. Si corre quindi a Ferragosto!


Visualizza Puente Alto Race in una mappa di dimensioni maggiori

Santiago de Chile

A un mese dal mio arrivo a Santiago gli allenamenti procedono bene, l'altitudine non mi ha dato particolari problemi, mentre sento di trarre grossi benefici dalla temperatura. Correre la sera con 10-12 gradi è davvero l'ideale.
Ho aumentato il numero di km corsi a settimana (40 a luglio, saranno 50 ad agosto) e alcuni risultati si sono visti. Nuovo pb sui 5 km (20'20''), nuovo pb sui 10 km (41'40'') e nuovo pb sulle 10 miglia (1h10'). Qui siamo in pieno inverno, per cui è abbastanza difficile trovare una mezza maratona da correre in zona. Vedremo nelle prossime settimane, magari in qualche paese qui vicino qualcosa si trova.
Buona corsa a tutti!

venerdì 18 giugno 2010

Sotto i 45'!

E finalmente il momento arrivò!
Dopo alcuni allenamenti finalizzati a migliorare la velocità, oggi sono riuscito a correre i 10 km sotto il muro dei 45', fissando il mio personale a 44'29'' (4'27'' al km), abbassando il mio precedente di circa 1 minuto.
Ora è il momento di trasferirsi a Santiago del Cile dove dovrò allenarmi ad una quota di 700 m sul livello del mare, ci sarà da soffrire!
Non appena mi sarò sistemato cercherò in zona qualche gara e proverò a correre la prima gara "seria" in termini di distanza: la mia prima mezza maratona!

giovedì 20 maggio 2010

Velocità

Dopo circa un mese torno di nuovo a postare. In questo mese quasi tutto italiano mi sono allenato su distanze non troppo lunghe, cercando di migliorare la velocità. Risultato: tra i 4'30'' e 4'40'' al km, in relazione alla lunghezza dell'allenamento. Vorrei provare ad abbassare ulteriormente questi tempi, magari riuscendo a correre una 10 km attorno ai 44 minuti prima della mia partenza per il Sud America. Se avete qualche consiglio o allenamento specifico per migliorare la velocità su questo tipo di distanza fatemi sapere!

martedì 20 aprile 2010

10 miglia

Prima volta di una 10 miglia. Gara ad Edam (Paesi Bassi), molto caldo, pochi corridori.
Risultato: 1h 15m (4'42'' al km).
Sono contento, anche se le gambe fanno ancora male dopo ormai tre giorni.
Comunque non vedo l'ora di tornare ad allenarmi in vista della prossima garetta, magari in Italia a maggio!
One step after the other, one breath after the other!

venerdì 16 aprile 2010

Gara 2, 10 miglia ad Edam

Domenica altra gara, stavolta più lunga ma con molti meno corridori.
Corsa di 10 miglia (16,1 km) ad Edam, pochi km a nord di Amsterdam.
Non riuscirò a tenere il passo di Rotterdam, ma cercherò comunque di dare il massimo.


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mercoledì 14 aprile 2010

Emozionante!

L'esperienza di Rotterdam è stata stupenda. Prima gara, distanza non proibitiva, clima perfetto per correre (nuvoloso, bassa temperatura) e tanta tantissima gente: 23000 partecipanti alla Fortis Rotterdam Marathon. Come descritto nel post precedente la mia parte cominciava dal km 20 fino al km 32,5. Iniziare a correre in un fiume di persone (per la prima volta) è qualcosa che non si dimentica facilmente. Bisogna correre a zig-zag per superare, bisogna stare attenti a non inciampare in bottiglie e spugne ai rifornimenti, ma i lati positivi battono di gran lunga queste piccole difficoltà, come ad esempio la gente dietro le transenne con il loro tifo o le band musicali che si incontrano ad ogni chilometro. Davvero tante emozioni tutte insieme.
Dal punto di vista della prestazione sono soddisfatto: 12,5 km in meno di 56 minuti e nuovo record personale sui 10 km in 45' 21''.
Non vedo l'ora di correre la mia gara numero 2!

mercoledì 7 aprile 2010

Domenica si avvicina

Ci siamo quasi! Mancano ormai pochi giorni alla gara e nonostante i pasti luculliani di Pasqua la forma è sempre molto buona. Oggi allenamento di mezz'ora con un discreto passo: 4'25'' al km. Domenica dovrò correre praticamente per il doppio del tempo; sono stato infatti assegnato alla terza parte del percorso che per motivi organizzativi, sarà di 12,5 km invece dei 10 preventivati. Nessuna grossa variazione e comunque sono contento del fatto che correrò la parte più bella del percorso passando sul ponte Erasmus (Erasmusbrug) e per le vie più famose e affollate del centro di Rotterdam (vedi mappa qui sotto). Spero che la presenza di tanto pubblico mi dia una marcia in più!


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domenica 28 marzo 2010

Pensando alla mia prima gara

Domenica 11 aprile parteciperò alla mia prima gara podistica, una 10 km a Rotterdam. In realtà non è una vera e propria 10 km, bensì una cosiddetta "relay marathon" (maratona a staffetta) in cui sarò parte di un team di 4 persone, ognuno dei quali corre un quarto del percorso della maratona. Mi sento decisamente in forma, anche oggi ho fatto un allenamento di 12 km a un passo di 5'05'' al km senza il minimo problema. Spero solo le "abbuffate" pasquali della prossima settimana non rovinino i miei programmi! Chissà cosa verrà fuori dalla mia prima gara, non vedo l'ora!

sabato 27 marzo 2010

Perché correre?

Un numero sempre maggiore di persone si avvicina al mondo del podismo e della corsa per diverse ragioni:
  • Perdere peso: è uno dei motivi principali per i quali si inizia a correre. Correre infatti si presenta come un'attività di facile esecuzione, dai bassi costi e dagli immediati risultati, sia fisici che mentali;
  • Correre in compagnia: correre è anche e soprattutto un passatempo, pertanto come tale può essere piacevole condividerlo con gli amici o con il partner;
  • Migliorare le proprie performance: inizialmente un numero basso di persone ricerca la prestazione, ma con il passare del tempo è un'esigenza che si può sviluppare;
  • Visitare nuove città: le gare offrono l'opportunità di passare un po' tempo in altre città all'insegna del benessere e della cultura.
Personalmente credo che un buon mix di queste quattro cose renda la corsa un'attività eccezionale!